ISPEZIONE PONTI
I ponti sono tra le infrastrutture più importanti e complesse di un sistema di trasporti, ma anche tra quelle più vulnerabili a deterioramento e danni nel tempo. Il controllo regolare delle condizioni strutturali dei ponti è fondamentale per garantire la sicurezza delle persone e il corretto funzionamento della rete viaria. In questo contesto, l’ispezione dei ponti assume un ruolo chiave, non solo per prevenire disastri, ma anche per pianificare interventi di manutenzione efficaci e tempestivi.
Perché l'ispezione dei ponti è importante?
I ponti sono soggetti a numerosi fattori che possono compromettere la loro integrità, tra cui:
- Fatica del materiale:
Il continuo passaggio di veicoli e carichi, l’esposizione agli agenti atmosferici e i cicli di carico e scarico generano sollecitazioni che, nel tempo, possono causare danni strutturali.
- Corrosione:
In particolare nei ponti in acciaio, l’umidità, il sale stradale e altri fattori possono accelerare la corrosione, compromettendo la resistenza del materiale.
- Dissesto del terreno e movimenti sismici:
I cambiamenti nel sottosuolo, le vibrazioni e i movimenti del terreno possono alterare le fondamenta o le strutture di supporto dei ponti.
- Eventi eccezionali:
Incidenti, come il passaggio di veicoli eccezionali o disastri naturali, possono danneggiare i ponti e renderli temporaneamente instabili.
Un’ispezione regolare è quindi essenziale per individuare precocemente segni di danni e usura e intervenire prima che si verifichino problemi gravi o catastrofici. Le ispezioni possono aiutare a determinare la necessità di interventi di manutenzione, riparazione o addirittura di sostituzione delle strutture.
Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti
La metodologia scelta dal normatore si applica secondo le priorità indicate nella prima parte delle stesse Linee Guida e si sviluppa su 6 livelli, dal Livello 0 al Livello 5, di accuratezza e grado di approfondimento via via crescente. Sinteticamente, i sei livelli prevedono:
- Livello 0
Censimento delle opere e qualifica dello stato delle conoscenze in relazione alle informazioni e dati già disponibili
- Livello 1
Rassegna dei parametri necessari per la definizione delle Classi di attenzione, da verificare mediante rilievo di difettosità con ispezioni visive e la redazione di schede di rilievo
- Livello 2
Analisi dei rischi rilevanti e classificazione su scala territoriale con attribuzione della classe di attenzione
- Livello 3
Valutazione preliminare di sicurezza
- Livello 4
Valutazione accurata della sicurezza
- Livello 5
Valutazione della resilienza della rete
Il Livello 5 non è esplicitamente trattato nelle linee guida pur delineando le indicazioni generali per un futuro sviluppo per l’individuazione delle procedure per la valutazione della rilevanza trasportistica delle diverse opere da analizzare.
Per gli altri livelli dell’approccio, invece, sono forniti gli strumenti, le metodologie e i criteri di applicazione e sono precisate le strette correlazioni che intercorrono tra loro.
Facilmente riconoscibili sono i tre principali macro-temi trattati dalle Linee Guida, a cui sono dedicate tre parti formalmente distinte nel testo e sviluppate da altrettanti sottogruppi del gruppo di lavoro che ha predisposto lo schema di Linea Guida sottoposto a parere del C.S.LL.PP.
1. Censimento e classificazione, corrispondenti ai livelli più bassi dell’approccio (livello 0, 1, 2) utilizzando anche le valutazioni preliminari di cui al livello 3
2. Valutazione della sicurezza, da effettuare nel livello 4 dell’approccio multilivello
3. Attività di sorveglianza e monitoraggio, da pianificare in funzione della Classe di Attenzione di ciascun’opera.
L'ispezione del laboratorio PANGEO
ll nostro laboratorio, nell’ambito della normativa nazionale emanata dal DM204 del 1 luglio 2022, è in grado di adempiere agli obblighi per il completamento di:
- Livello 0: il censimento delle opere
Il Livello 0 prevede il censimento di tutte le opere e delle informazioni più rilevanti, raccolte mediante l’analisi della documentazione disponibile a livello documentale, archivistico o di banche-dati territoriali, stilando, per ogni ponte, un’apposita “scheda di censimento” allegata al testo, contenente i dati utili per le successive valutazioni e strutturata coerentemente all’Archivio Informatico Nazionale delle Opere Pubbliche (A.I.N.O.P.)
- Livello 1: l’esecuzione di ispezioni visive e la redazione di schede di rilievo
Le informazioni del censimento di Livello 0 sono confermate o integrate dai dati raccolti mediante l’esecuzione di ispezioni visive in situ, previste dal Livello 1, tese inoltre a rilevare l’attuale stato di conservazione delle strutture, individuando, con l’ausilio di schede di rilievo, la presenza e la gravità di eventuali fenomeni di degrado e di difettosità. Allo stesso modo, mediante apposite schede di rilievo predisposte e allegate alle linee guida, sono rilevate le potenziali condizioni di rischio associate ad eventi franosi o ad azioni idrodinamiche.
- Livello 2: la classificazione della classe d’attenzione delle opere
A tutti i ponti censiti ed ispezionati si applicherà quindi la metodologia di classificazione prevista dal Livello 2. Questa rappresenta il focus centrale dell’approccio, dai cui risultati dipendono i provvedimenti e quindi l’applicazione dei livelli successivi di analisi.
Il metodo di classificazione prevede la determinazione, per ogni ponte, della cosiddetta “Classe di Attenzione complessiva”.
Essa è il risultato della combinazione di 4 distinte classi di attenzione (nel seguito CdA) legate a 4 differenti tipologie di rischio – rischio strutturale e fondazionale, il rischio sismico, il rischio frane e il rischio idraulico. La determinazione di ciascuna CdA è il risultato della combinazione di fattori di pericolosità, vulnerabilità ed esposizione. Si utilizzano, però, per la sua determinazione classi e operatori logici, mentre non appaiono mai indici numerici o operazioni volte alla determinazione di indici di rischio. La classe di attenzione complessiva rappresenta quindi una stima approssimata dei fattori di rischio, utile per la definizione di un ordine di priorità per l’approfondimento delle indagini/verifiche/controlli nonché per la programmazione degli interventi manutentivi e strutturali necessari, ma senza poter raggiungere l’accuratezza dei risultati di un’analisi di rischio completa.