LABORATORIO TERRE

Laboratorio è per definizione una stanza o un edificio nel quale si conducono esperimenti. Seppure inizialmente tale termine si riferisse specificatamente a laboratori chimici, esso si è esteso anche a quelle strutture ove si effettuano caratterizzazioni fisico–meccaniche di materiali ed in particolar modo, nel nostro caso, i terreni.

 

Il comune denominatore è dato dal fatto che sempre le condizioni di prova debbono essere tenute sotto controllo fino a spingersi, in taluni casi, alla necessità di ambienti perfettamente climatizzati. Le prove che vengono eseguite con apparecchiature, strumenti e metodologie previste dalle normative e raccomandazioni tecniche vigenti, fanno riferimento a standards comunemente accettati sia a livello nazionale che internazionale.

Vantaggi dei test di laboratorio

Tutte le operazioni di campagna, che includono studi geologici s.l., esplorazione geognostica del sottosuolo e specifiche tipologie di tests in situ, rivestono primaria importanza nell’iter progettuale di un’opera ingegneristica. Ma sebbene la determinazione delle caratteristiche dedotte da prove  in situ consenta di determinare assai bene effetti di larga scala come discontinuità stratigrafiche, struttura e giacitura dei terreni e rocce, etc. , per completezza, queste ultime, debbono essere integrate con adeguate prove di laboratorio. In effetti, rispetto alle prime, offrono diversi vantaggi:

  • Pieno controllo delle condizioni ambientali di prova
  • maggior accuratezza rispetto alla maggior parte delle prove in situ
  • possibilità di identificare accuratamente il materiale da testare;
  • possibilità di effettuare le prove nelle condizioni tensionali simili a quelle in situ, o diverse, in funzione di particolari esigenze progettuali
  • possibilità di controllare le condizioni di drenaggio ed il regime delle pressioni interstiziali
  • possibilità di avere, nell’ambito di un provino, uno stato di sollecitazione relativamente uniforme

E dunque, il vantaggio di testare nel modo più appropriato i materiali più diversi, anche eventualmente rimaneggiati o ricostituiti secondo particolari esigenze, risolve al meglio la necessità di dover simulare preventivamente gli effetti dell’interazione opera-terreno, come peraltro richiesto in modo sempre più esplicito e cogente dalle Nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni del 2008.

Campi di applicazione

Durante gli ultimi 50 anni del secolo scorso, la valutazione delle proprietà delle terre con attendibili procedure di prova, ha consentito di migliorare la conoscenza e la comprensione del loro comportamento permettendone l’utilizzo come cosiddetti “materiali d’ingegneria”.

 

Alcuni dei risultati benèfici proprio nel campo dell’ingegneria civile sono stati:

  • riduzione dell’incertezza nel calcolo delle fondazioni e nella realizzazione di manufatti in terra
  • economie di scala dovute all’uso di più bassi fattori di sicurezza
  • utilizzo e miglioramento di siti “difficoltosi" o "inadatti”
  • realizzazione di strutture e manufatti di impossibile realizzazione senza tali conoscenze
  • sviluppo dell’economia con l’utilizzo delle terre come materiale da costruzione

Il ruolo dei laboratori di prova

I laboratori di prova, intesi come soggetti di diritto privato autorizzati ad eseguire prove nell’ambito dei controlli di qualità dei materiali da costruzione, assumono evidenza pubblica con l’art. 20 della legge n° 1086 che, nel lontano 1971, dette facoltà al Ministero dei Lavori Pubblici di autorizzare “altri laboratori”, oltre a quelli ufficiali, per l’esecuzione delle attività sperimentali di controllo della qualità dei materiali.

In seguito, fu il DPR n° 380 del 06.06.2001, ad estendere la facoltà del Ministero di autorizzare laboratori privati ad eseguire prove sui terreni e le rocce, e a tal proposito sempre nello stesso, l’attività dei laboratori venne definita come servizio di pubblica utilità. Infine, con la promulgazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14.01.08 pubblicate sulla GU n° 29 del 04.02.08), entrate in vigore il 1 luglio 2009, in relazione alla caratterizzazione e modellazione geotecnica dei terreni, al punto 6.2.2 si prescrive che:

“Le indagini e le prove devono essere eseguite e certificate dai laboratori di cui all’art. 59 del DPR 06.06.2001, n°380. I laboratori su indicati fanno parte dell’elenco depositato presso il Servizio Tecnico Centrale del Ministero delle Infrastrutture”.

Il laboratorio geotecnico, esistente dal 1992, opera in regime di autorizzazione ministeriale ai sensi del D.P.R. n°  380/2001, relativamente al Settore A (prove su terreni, prove di carico su piastra, prove di densità in sito).

Il personale tecnico altamente qualificato, la struttura (attrezzature e locali) superiori a quanto richiesto dagli standard ministeriali, insieme alla gestione controllata dal Sistema di Qualità certificato, garantiscono la fornitura di prodotti di altissimo livello.

La Direzione del Laboratorio, nel quadro della normativa vigente, mette a disposizione la propria competenza anche per la redazione di piani di prove, in relazione alla specifica problematica geotecnica.

Richiesta prove

Nel caso si fosse impossibilitati a recarsi presso la sede del Laboratorio, la richiesta di esecuzione delle prove potrà essere eseguita mediante la redazione dei moduli di richiesta interamente compilati e firmati all’occorrenza.

I moduli, di compilazione semplice ed eseguibile direttamente in elettronico, possono essere inviati anche per e-mail.

La trasmissione dei moduli è indipendente dall’invio dei campioni.

Modulo richiesta prove
Modulo richiesta prove

Modulo per la richiesta di esecuzione delle prove, da far pervenire al laboratorio, interamente compilato e firmato.

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Le sperimentazioni eseguibili

L’elevata capacità operativa e il grado di automazione che ci permettono notevoli carichi di lavoro, garantiscono risultati veloci e accurati.

Il laboratorio, in attività da oltre 30 anni, è in grado di eseguire le seguenti prove:

  • PROPRIETA' INDICI

Determinazione del contenuto d’acqua allo stato naturale – Determinazione della massa volumica allo stato naturale, mediante fustella tarata – Determinazione della massa volumica allo stato naturale, mediante pesata idrostatica – Determinazione della massa volumica secca – Determinazione della massa volumica dei granuli

  • ANALISI TESSITURALI E PROVE DI CLASSIFICAZIONE

Analisi granulometrica per vagliatura per via umida – Analisi granulometrica per vagliatura per via secca – Analisi granulometrica per sedimentazione – Determinazione e classificazione della forma dei grani – Determinazione della densità relativa – Classificazione delle terre USCS – Classificazione delle terre per uso stradale (UNI 10006 e UNI 11531)

  • LIMITI DI CONSISTENZA E PROVE INDICI SU MATERIALI COESIVI

Determinazione del limite di liquidità e di plasticità – Determinazione del limite di ritiro – Determinazione del ritiro lineare – Determinazione del limite di adesività – Serie di prove indici su impasto di argilla – Prova di rigonfiamento libero

  • ANALISI CHIMICHE

Determinazione del contenuto di sostanze organiche – Determinazione del tenore in solfati – Determinazione del tenore in carbonato – Determinazione del tenore in cloruri – Determinazione del tenore in nitrati – Determinazione del valore del PH – Determinazione del consumo iniziale di calce (CIC) – Valore di blu di metilene (VB)

  • PROVE DI PERMEABILITA' ED ERODIBILITA'

Prova di permeabilità in permeametro a carico costante o variabile – Prova di permeabilità in cella edometrica mediante permeametro a carico variabile – Prova di permeabilità diretta a carico costante in cella triassiale su provino sottoposto ad una pressione di confinamento definita – Prova di erodibilità “Pinhole Test” – Prova di erodibilità “Crumb Test” – Prova di erodibilità “Dispersion Test”

  • PROVE DI COMPRESSIONE EDOMETRICA

Prova di consolidazione edometrica – Determinazione della pressione di rigonfiamento a volume costante su apposita apparecchiatura – Determinazione della pressione di rigonfiamento mediante apparecchiatura di tipo edometrico- Determinazione del potenziale di rigonfiamento mediante edometria “Huder Amberg”

  • PROVE DI COMPRESSIONE TRIASSIALE

Prova di compressione triassiale U.U. (non consolidata non drenata) – Prova di compressione triassiale C.I.U. (consolidata non drenata) – Prova di compressione triassiale C.I.D. (consolidata drenata) – Prova di compressione triassiale C.A.U. (consolidata anisotropica non drenata) – Prova di compressione triassiale C.A.D. (consolidata anisotropica drenata)

  • PROVE DI TAGLIO DIRETTO

Prova di taglio diretto C.D. consolidata drenata con eventuale determinazione della resistenza residua.

  • ALTRE PROVE DI RESISTENZA AL TAGLIO

Prova di compressione semplice (ELL) – Prova Scissometrica

  • PROVE DI COMPATTAZIONE

Determinazione dell’indice di portanza CBR su campione indisturbato – Determinazione dell’indice di portanza CBR con umidità e densità predeterminata – Prova di compattazione A.A.S.H.T.O. standard e modificata

  • PROVE SU MATERIALI GRANULARI

Misura della densità relativa delle sabbie – Determinazione dell’equivalente in sabbia – Prova Los Angeles